Paolo Strazzolini ci parlerà di "Porzûs e il «golpe» di Pielungo"
Da Porzûs a Bosco Romagno
di Paolo Strazzolini
Molto apprezzata dal pubblico convenuto è stata la conferenza storica, organizzata dal Gruppo ANA di San Giorgio di Nogaro (UD) e tenutasi nella serata di venerdì 23 marzo u. s. presso la locale Sede del sodalizio, avente per tema la ricostruzione critica di quanto accaduto in Friuli tra il 7 e il 18 febbraio del 1945, nel contesto della seconda guerra mondiale e della vicenda resistenziale italiana, quando una formazione comunista della GAP (Gruppi di Azione Patriottica), al comando di Mario Toffanin Giacca e con il consenso della Federazione Comunista di Udine, attaccò proditoriamente il Comando della 1a Divisione Osoppo Friuli, uccidendo sul posto i Comandanti e sequestrando i componenti dell’intero reparto.
Questi ultimi, condotti a valle presso le basi gappiste, verranno barbaramente passati per le armi nei giorni seguenti e frettolosamente seppelliti in fosse comuni nella zona di Bosco Romagno, tra Cividale del Friuli e Cormons.
Nel corso dell’esposizione, impreziosita dalla proiezione di un gran numero di documenti, mappe e immagini d’epoca, utili a comprendere a fondo gli eventi, il relatore Paolo Strazzolini, appassionato ricercatore di Storia locale, ha ripercorso criticamente le premesse e l’evolversi dell’azione in tutte le sue fasi, soffermandosi sul triste destino delle vittime, quanto sulle sorprendenti fortune che caratterizzeranno le successive evoluzioni delle vite di molti dei protagonisti sopravvissuti. Dopo aver ricordato il sacrificio del Comandante Francesco De Gregori Bolla, l’attenzione si è rivolta in particolare a delineare le figure di Gastone Valente Enea, Delegato Politico della 6a Brigata Osoppo, del giovane partigiano garibaldino Giovanni Comin Tigre, sfortunatamente incappato nei Gappisti e scambiato per osovano, e della giovane donna Elda Turchetti Livia, consegnatasi ai partigiani nei mesi precedenti per discolparsi da un’accusa di collaborazione con i Nazifascisti e, assolta dopo accurate indagini dal tribunale osovano, incorporata su sua richiesta nella 1a Brigata.
Tutti personaggi trucidati presso le malghe di Topli Vrh (Topli Uorch), nei pressi di Canebola di Faedis, dette “di Porzûs” in riferimento ai pastori che ne avevano la disponibilità. Il resto del reparto, condotto a valle, verrà vilmente eliminato in tragiche rate, dopo interrogatori sommari e processi farsa, con la rocambolesca eccezione di due uomini, Gaetano Valente Cassino e Leo Patussi Tin, fortunosamente risparmiati dai Gappisti e che diverranno preziosi testimoni nelle vicende processuali del dopoguerra.
Tra le vittime di questa assurda mattanza, emblematica la vicenda di Guidalberto Pasolini Ermes, fratello del noto scrittore e regista Pier Paolo.
Nel corso della ricostruzione, particolare enfasi è stata rivolta dal relatore alle responsabilità e ai ruoli degli esecutori, alle ipotesi sui mandanti della strage (più probabile quella slovena), alle complicità irrisolte e agli inquietanti interrogativi che ancora avvolgono la più triste pagina della Lotta di Liberazione italiana.
A conclusione, la soddisfazione del pubblico presente si è significativamente palesata e le curiosità si sono mescolate al godimento della proverbiale ospitalità offerta dagli Alpini, nella forma di un apprezzato momento conviviale con degustazione a base di aringa.